Il lato b della scienza

Il lato b della scienza

di Alberto Mattiacci

Quasi 80 miliardi di dollari investiti nel (2022, +23% sul 2021). La previsione che si arriverà a 353 miliardi di dollari nei prossimi 12-24 mesi. Esatto: in due anni si passa da 80 a 350 miliardi investiti. In che? Progetti di Intelligenza Artificiale. Tanti soldi per …? Scegliete una di queste idee: (1) aumentare i profitti delle aziende; (2) sostituire uomini con macchine (più efficienti, meno problematiche); (3) risolvere i grandi problemi del mondo (es. CO2, fame, disparità). È probabile che la terza opzione non sarà la più scelta. Perché? La risposta è nella letteratura. Circa due secoli fa, una certa Mary Shelley scrisse la storia di uno scienziato geniale il cui sapere lo portò a costruire una tecnologia capace di dare la vita. Ne nacque un mostro.

Tempo dopo, un anno esatto prima dello sbarco dell’Uomo sulla Luna, Arthur Clarke scrisse un libro che raccontava di un computer che divenne consapevole di sé. In un attimo prese ad agire da essere vivente, lottando per la propria sopravvivenza, fino ad uccidere l’uomo. Tiriamo le somme: (a) l’uomo è attratto e spaventato dalla tecnologia. La narrativa -Frankenstein e 2001 Odissea nello Spazio- è un modo per esorcizzare il timore del lato oscuro della scienza (b) da secoli l’Italia è ai margini: nulla di ciò che davvero lascia il segno sul piano scientifico, accade qui -ma tutto arriva. Penso che dovremmo preoccuparci -e parecchio- di questo lato b) della scienza. Le colonie non hanno mai vissuto meglio della Capitale.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2023, 08:09
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